«Così finiscono gli stupratori». Era questo il cartello affisso alla due insegne stradali su cui è stato crocifisso Eladio Martinez Cruz di 24 anni. E’ successo in Messico, l’uomo era stato accusato da una donna di violenza sessuale avvenuta all’interno di un magazzino nei pressi di Contepec, nello stato messicano del Michoacan. Arrestato dalla polizia, lo stavano trasferendo al commissariato per accertamenti quando la pattuglia è stata bloccata da un commando che ha sequestrato Cruz. L’indomani una telefonata anonima per segnalare la presenza di un cadavere ad un incrocio. Era lui, lo avevano torturato e poi crocifisso alle due grandi insegne stradali. La rivendicazione: «Così finiscono gli stupratori», non aveva firma. Ancora non si sa se la vendetta sia stata opera dei ‘Cavalieri Templari‘ una organizzazione che si atteggia a vendicatrice del popolo oppure l’azione di un gruppo di vigilantes che ha pensato bene di farsi giustizia da sé. Il corpo dell’uomo è stato rinvenuto sprovvisto dei genitali.