GLI ANTIBIOTICI NATURALI...Leggi

L'azione compiuta dai farmaci antibiotici è quella di debellare i batteri “cattivi” dell'organismo, rallentandone o bloccandone le riproduzione. Aldilà della loro indubbia efficacia nella cura delle patologie infettive, gli antibiotici tendono però a neutralizzare anche i batteri saprofiti, indispensabili per un corretto funzionamento dell'organismo. Essi, inoltre, possono incontrare resistenze da parte dello stesso, se esso ha sviluppato la capacità di reazione al farmaco. In diversi casi, quindi, gli antibiotici anziché svolgere un'azione benefica possono provocare dei danni, o quantomeno rivelarsi inefficaci. Ove la patologia lo permette è possibile, però, ricorrere agli “antibiotici naturali”: sostanze che le piante sviluppano al loro interno come difesa personale dai microrganismi e dai batteri e la cui azione, nell'utilizzo da parte dell'uomo, risulta meno aggressiva e priva degli effetti collaterali degli antibiotici di sintesi. Di più: oltre a debellare il batterio responsabile di una determinata patologia infettiva, gli estratti delle piante possono anche aiutare a rafforzare il sistema immunitario e quindi difenderlo dalle malattie. Nella medicina naturale, è quindi possibile utilizzare le piante singolarmente oppure usufruire di preparati composti da più di un’erba: in ogni caso, le attuali tecniche di estrazione consentono di ottenere dalla pianta tutta la sua capacità curativa, senza alcuna dispersione. 

Di seguito, vengono descritte le proprietà di alcune piante i cui estratti possono essere definiti come "antibiotici naturali". 

Aloe vera. Gli estratti dell'aloe vengono utilizzati a scopo terapeutico da più di 6000 anni. Al suo interno sono presenti circa 160 sostanze differenti che agiscono in sinergia: tra di esse è stato individuato il mucopolisaccaride acemannano (presente anche all’interno del ginseng e nell’eleuterococco) che ha proprietà stimolanti e riequilibranti del sistema immunitario perché attiva l’interleuchina (che a sua volta interviene sulla risposta immunitaria dell’organismo) e aiuta la produzione dei linfociti T e B. L’acemannano ha inoltre la capacità di aumentare l’attività delle cellule killer e dei macrofagi oltre a possedere proprietà antivirali, antibatteriche e antimicotiche e quindi svolgere un compito importante nella protezione dell’organismo da batteri e virus. L’aloe ottiene un buon riscontro nella cura di patologie dello stomaco, contro la stipsi e come coadiuvante in caso di affezioni delle vie respiratorie come tosse e bronchiti leggere. Inoltre ha proprietà cicatrizzanti se usata a livello topico sulle ferite, ha effetto rigenerativo e depurativo, lenitivo e antidolorifico in presenza di infiammazioni. Gel e spray a base di aloe vera possono essere utilizzati nella cura delle patologie della pelle, nelle zone colpite da micosi o contro gli inestetismi causati dall’acne. Oltre alle creme, con l'aloe è possibile preparare bevande, benché il suo sapore non sia molto piacevole, inconveniente cui si può ovviare mescolando l'aloe a succhi di frutta o altre bibite. In commercio non è difficile trovare creme e preparati a base di aloe vera ma è anche possibile creare dei composti a casa propria. Un esempio è la maschera rinfrescante composta da 100 ml di gel di aloe vera, 300 ml di yogurt, 3 gocce di olio essenziale di camomilla e 1 ml di estratto di propoli; dopo aver mescolato tutti gli ingredienti e steso il composto sul volto, attendere 30 minuti prima di risciacquare. La maschera è particolarmente indicata per le pelli impure. È possibile utilizzare composti a base di aloe anche come acqua dentifricia per l’igiene orale. 

Aglio. L'odore tipico e inconfondibile dell'aglio deriva dalla presenza, all'interno del bulbo, dell’allicina, sostanza che si libera solamente se e quando lo spicchio d’aglio viene intaccato, ovvero tagliato, masticato o schiacciato. L’allicina è il principio attivo che rende l’aglio un ottimo antibiotico naturale; essa infatti ha la capacità di inibire l’azione di svariati batteri così come anche la galicina, un’altra sostanza contenuta nel bulbo. Tutta la pianta contiene inoltre un olio essenziale con proprietà antibiotiche composto dall’allicina, solfiti, diallile e di un enzima (allinasi); presenti all’interno dell’aglio anche diversi fermenti, vitamine, sostanze minerali e oligominerali come potassio, magnesio, calcio, fosforo, iodio e ferro. Grazie all'elevato numero di sostanze contenute al suo interno, l’aglio ha il potere di rafforzare il sistema immunitario ed è un alleato valido nella lotta ai batteri all’interno dell’organismo. Tra le molte proprietà del bulbo poi c’è quella di essere un alimento febbrifugo, diuretico ed espettorante. Agisce bene come regolatore della pressione, operando così contro l’ipertensione e prevenendo l’arteriosclerosi; è anche un vermicida, un antisettico intestinale, ha un effetto stomachico (favorisce, cioè, la digestione) e carminativo (agisce contro l’aria che si forma nello stomaco e nell’intestino) e funziona bene sulla dissenteria amebica, il tifo e altre malattie infettive. In generale ha una buona azione sulla flora batterica intestinale, soprattutto quando questa è alterata dall’azione degli antibiotici di sintesi. Per quanto riguarda i metodi di assunzione e le dosi, il modo più semplice è quello di consumare direttamente alcuni spicchi d’aglio durante la giornata: in presenza di dissenteria, ad esempio, si dovranno assumere dai 5 ai 10 spicchi. È possibile però utilizzare anche la tintura d’aglio, facilmente ottenibile spremendo 400 g di spicchi d’aglio all’interno di 250 ml di grappa o vodka; dopo aver fatto riposare in un luogo fresco e buio per circa 2 settimane e aver filtrato, si otterrà un preparato da utilizzare diluendo alcune gocce all’interno di un piccolo quantitativo di acqua. Con l’aglio si possono anche preparare dei decotti facendo bollire 2 o 3 spicchi schiacciati all’interno di un bicchiere d’acqua o di latte. Esistono infine anche sciroppi a base d’aglio: far bollire 50 g di aglio in un bicchiere d’acqua, quindi filtrare e unire 50 g di zucchero per ottenere un composto da assumere nella dose di 2 o 3 cucchiai al giorno. 

Cipolla. Il solfuro di allile, la sostanza responsabile del bruciore agli occhi e della lacrimazione di chi maneggia la cipolla, ha proprietà antisettiche. La cipolla è ricca di vitamine, sali minerali e altri oligoelementi, è utile contro la cattiva digestione, i problemi dell’apparato urinario e cardiovascolare; aiuta inoltre a curare i malanni di stagione. Per avere un effetto fluidificante e decongestionante delle vie aeree, si può preparare uno sciroppo: dopo aver tritato una cipolla, unire 125 ml di acqua e 3 cucchiai di miele, portare il composto ad ebollizione e lasciare riposare; assumere un cucchiaio dello sciroppo fino a 3 volte al giorno 

Propoli. La propoli (o il propoli) è una miscela composta da elementi di origine naturale ottenuti sia dalle piante che dagli animali, essendo il prodotto della raccolta di resine e di una successiva lavorazione di queste da parte delle api mediante secrezioni digestive. La propoli così composta viene utilizzata dalle api per sigillare le fessure dell’alveare, ricoprire la cella della regina e avvolgere i resti degli insetti morti per evitare che intorno a questi si sviluppino dei batteri. All’interno della propoli sono contenuti flavonoidi, aldeidi, idrossiacidi e oli eterici, tutte sostanze altamente benefiche per l’organismo dell’uomo. I flavonoidi, oltre a rafforzare il sistema immunitario, hanno proprietà emostatiche, antinfiammatorie, antiossidanti, antiallergiche e cicatrizzanti. Proteggono inoltre i tessuti e le membrane dai processi degenerativi che le deteriorano; sono utili per combattere i radicali liberi e hanno azione antiossidante. Tra le varie sostanze contenute nella propoli, ve ne sono alcune particolarmente adatte per la regolazione del sistema immunitario come il calcio, il nichel, lo zinco, il ferro, il rame, il titanio e il vanadio. La propoli ha proprietà antibatteriche, antivirali e antimicotiche e nella maggior parte dei casi non ha effetti collaterali. Ha proprietà antinfiammatorie grazie alla capacità di raddoppiare il ritmo di riproduzione delle cellule e quindi di accelerare il percorso di guarigione delle ferite; aiuta contro le infiammazioni della pelle, compresi herpes e acne. Come è noto, la propoli svolge un’importante azione contro le malattie che interessano la sfera otorinolaringoiatra e in generale è curativa di tutte le affezioni delle vie respiratorie. Meno nota la sua azione benefica contro le malattie del tratto digerente (principalmente della bocca come alitosi, afte, gengiviti, mal di denti), della pelle e dei disturbi metabolici. 

Timo. Sostanze antibiotiche sono contenute anche nel timo, in particolare all’interno degli oli essenziali come il timolo e il carvacrolo. Il timo ha inoltre proprietà antisettiche molto potenti senza essere aggressivo nei confronti delle mucose, anzi preservandole dalle infezioni. L’essenza di timo è stomachica e carminativa; sono svariati i batteri sensibili al timo e molte le patologie che è possibile affrontare con l’ausilio delle sostanze contenute all’interno della pianta. Del timo si usano l’infuso, l’estratto fluido, ma esso viene utilizzato anche per bagni, la preparazione di compresse e composti per gargarismi. L’uso interno della pianta è efficace contro l'atonia intestinale e la gastrite cronica; è possibile servirsi di preparati a base di timo anche contro la bronchite acuta, la laringite e la pertosse. In presenza di quest’ultima è consigliata una tisana preparata con 40 g di foglie e fiori di timo, 20 g di rosolida, altrettanti di piantagine, 10 g di verbasco e 10 g di semi di anice: l’infuso ha azione antibatterica, antispasmica ed espettorante. Tra le altre, numerose piante dalle proprietà antibiotiche vi è la lavanda che possiede un’azione calmante sia della sfera emotiva, facilitando il sonno, sia dell’intestino, ristabilendo la flora batterica intestinale. La senape ha proprietà stimolanti della circolazione sanguigna; impacchi di senape sono utili per combattere le bronchiti, le pleuriti, le polmoniti e per liberare le vie respiratorie dal catarro. Essa è usata anche contro le infreddature gravi e le congestioni della testa; la senape nera trova applicazione contro i reumatismi, le sciatiche, i dolori muscolari, ma anche le infiammazioni delle articolazioni. I chiodi di garofano hanno proprietà carminative, stomachiche e analgesiche; in più sono potenti battericidi e quindi anch’essi inscrivibili nella categoria degli antibiotici naturali. Infine il pompelmo, in particolare l’estratto ottenuto dai suoi semi, ha la capacità di combattere oltre 800 tipologie di batteri e 100 di funghi; è un rimedio efficace e anch'esso privo di effetti collaterali. Per tutte le patologie che richiedono l’uso di un antibiotico il consiglio è quello di rivolgersi sempre e comunque ad uno specialista prima di intraprendere qualsiasi cura che escluda l’uso di farmaci di sintesi o affianchi ad essi preparati di origine naturale. 

Bibliografia: - Neumayer P., Antibiotici naturali, Milano, Red Edizioni, 2006; - Debuigne G., Dizionario delle piante della salute, Perugia, Gremese Editore, 1989; - Schauenberg P., Paris F., Le piante medicinali, Roma, Newton Compton Editori, 1976.