BOLOGNA - "Cogli l'attimo", suggerisce il poeta. Piu' ferrati in materie scientifiche che in campo umanistico, alcuni studenti dell'istituto tecnico industriale Aldini Valeriani di Bologna, una scuola che e' tuttora un serbatoio di tecnici per le imprese della zona, hanno interpretato a modo loro il consiglio, sfiorando la tragedia.
In quell'attimo, un istante di assoluta sventatezza, hanno avvelenato la loro insegnante di inglese: forse per farle uno scherzo tanto stupido quanto pericoloso, forse per interrompere il compito in classe. F.B. (sono le sue iniziali) si e' salvata grazie a un tempestivo ricovero in ospedale. E l'episodio, avvenuto cinque giorni fa, e' stato preso a pretesto dalla Gilda degli insegnanti per denunciare il clima di sfascio che vive la scuola. Seconda F, giovedi', compito in classe di inglese.
L'insegnante, appena enunciati gli esercizi da svolgere, si assenta per qualche minuto dalla classe. Sulla cattedra, come sempre, ha lasciato la bottiglia d'acqua minerale e il bicchiere. Un allievo, piu' probabilmente un gruppo di quei ragazzi che hanno 15 - 16 anni, approfitta di quell'attimo per fare quella che e' difficile definire una marachella. L'idea e' devastante: i ragazzi prendono una boccetta di tricloroetano, sostanza trasparente e incolore ma soprattutto nociva alla salute, che serve a diluire il "bianchetto" (la vernice da correzione) e ne versano una discreta quantita' nell'acqua minerale.
F.B. rientra quando il colpo e' gia' compiuto. La docente si riempie il bicchiere e beve: "Ma com'e' amara quest'acqua", dice stupita e disgustata. La classe ride, incosciente e divertita. Lo "scherzo" e' riuscito. Pochi minuti piu' tardi, pero', la docente si sente male. Non resta che correre al pronto soccorso, dove i medici dispongono il ricovero. Dopo 3 giorni F.B. viene rimandata a casa ma non ha ancora ripreso servizio perche' la convalescenza non e' finita. Dovra' tornare in clinica per sottoporsi a gastroscopia e a ulteriori cure.
Il preside dell'Aldini Valeriani, Giovanni Sedioli, ha sostanzialmente confermato questa ricostruzione dell'episodio fornita dal sindacato Gilda, anche se le responsabilita', individuali o di gruppo, sono ancora tutte da chiarire. "Sul piano penale - ha detto il professore - domani sara' fatta la segnalazione alla Procura. Esiste anche il profilo disciplinare, ma per ora un primo confronto con i possibili responsabili non ci ha permesso di individuare responsabilita' precise". Il contenuto del confronto con gli studenti finira' in una relazione, che andra' al Consiglio di classe.
Scherzo o tentativo di interrompere il compito, chi lo ha fatto rischia la perdita dell'anno, se non l'espulsione dall'istituto. "Il gravissimo episodio - sostiene Gilda - e' sintomo della perdita di valori nella scuola". Gli insegnanti - dice il sindacato, che contesta al preside di non aver fatto immediata denuncia e di non avere ancora convocato il Consiglio di classe - sono sempre piu' sviliti e marginalizzati: "E poi ci si stupisce che 65 mila insegnanti vogliano andare in pensione".
* Fonte corrieredellasera