ZURIGO - Dalla prossimo dicembre, al Mondiale per club in Giappone, verranno sperimentate le due nuove tecnologie per determinare se un pallone ha superato la linea di porta. Si tratta dell'inglese «Occhio di falco» («Hawk eye») e del danese «Goal Ref». Il primo è già in uso da alcuni anni in diversi tornei di tennis e cricket e ora è stato adattato per il calcio. Si fonda su 14 telecamere ad alta definizione (sette dietro ogni porta), capaci di registrare 2000 immagini al secondo. È un sistema di proiezioni grafiche per dare l'esatta posizione della palla e quindi ricostruirla in tre dimensioni. Quando il pallone ha superato la linea di porta, una vibrazione ed un segnale visivo vengono trasmessi ad un orologio, portato dall'arbitro, in meno di un secondo. Tuttavia, contrariamente a quanto accade nel tennis il risultato non verrà mostrato al pubblico su grande schermo. La seconda azienda «vincitrice», GoalRef, ha sviluppato il proprio sistema inizialmente per la federazione internazionale di pallamano. La tecnologia si fonda su campi elettromagnetici. Dieci antenne vengono montate sulle porte (pali e traverse) per creare un campo magnetico mentre nel pallone sono installate tre microchip elettronici. La posizione della palla viene definita tramite un computer. Quando la sfera varca la fatidica linea, un segnale radio viene trasmesso in mezzo secondo sull'orologio dell'arbitro. Non vi è ricostruzione visiva, al contrario di quanto avviene con l'occhio di falco. Le tecnologie costano dal 150.000 ai 250.000 dollari (dai 120.000 ai 160.000 euro) per ogni stadio. La Goal Ref ha più o meno un costo fisso mentre «Occhio di falco» dipende anche dalla struttura dello stadio per trovare i punti giusti dove inserire le telecamere.
Fonte: leggo.it